Flauto 4 I vincitori del Concorso Musicale Nazionale di Flauto
Artisti in primo piano...
Sotto, un primo piano del flautista Giuseppe Di Palma, classificatosi al secondo posto del 4° Concorso Nazionale Musicale di Flauto traverso, organizzato dal Laboratorio Musicale Assodolab.
I vincitori dei Concorsi Musicali Nazionali indetti dall’ASSODOLAB.
Il flautista Giuseppe Di Palma, vince il secondo premio del 4° Concorso Nazionale Musicale di Flauto traverso organizzato dal Laboratorio Musicale Assodolab, con il brano “Sonata per pianoforte H 306” di Bohuslav Martinu.
TRINITAPOLI ..:: Si è tenuto nei giorni dal 13 al 15 dicembre 2025, nella città di Trinitapoli, il 4° Concorso Musicale Nazionale di Flauto organizzato dall’ASSODOLAB. L’Associazione - che ha in sé il Laboratorio Musicale - è un Ente accreditato e qualificato dal MIUR per la formazione del personale della Scuola secondo la Direttiva 170/2016.
Nel vasto e affascinante orizzonte
della musica del Novecento, Bohuslav
Martinů (1890–1959) rappresenta una delle voci più originali e meno
facilmente incasellabili. Compositore ceco dalla biografia errante, diviso tra
l’Europa e l’America, egli ha saputo fondere tradizione e modernità in un
linguaggio personale, vibrante, ricco di energia ritmica e di una malinconia
luminosa che sfiora spesso il visionario. Tra le sue opere più emblematiche
spicca la Sonata per pianoforte H 306, composta nel 1954, un
capolavoro della sua maturità che incarna la sintesi estrema della sua
estetica.
La Sonata H 306, possiamo
paragonarla a un prisma di tensioni e nostalgie. Scritta
durante il periodo americano, la Sonata H 306 si impone come una testimonianza
dell’evoluzione del linguaggio martiniano. Non si tratta soltanto di un lavoro
pianistico di grande difficoltà tecnica, ma di un percorso interiore che
riflette l’esilio forzato del compositore e la sua incessante ricerca di
equilibrio tra pulsione moderna e radici europee.
Il Poco allegro
iniziale è un moto perpetuo, costruito su cellule ritmiche spezzate e intrecci
contrappuntistici che conferiscono al pianoforte una dimensione quasi
orchestrale.
Il Moderato centrale apre invece una finestra lirica: un canto
sospeso, rarefatto, teso verso una memoria che affiora e scompare, specchio del
tormento dell’autore e della sua nostalgia per la Cecoslovacchia perduta.
Infine, l’Adagio – Allegro conclusivo sigilla l’opera con una
combinazione di solennità e impeto: una meditazione iniziale che si trasforma
in una corsa febbrile, un finale che non celebra, ma libera, lasciando un senso
di tensione vigilante.
La sonata, universalmente
riconosciuta tra le vette pianistiche di Martinů,
rappresenta oggi un punto di riferimento per chi guarda al Novecento con nuove
sensibilità interpretative.
Accanto alla grande musica del
passato, sono le nuove generazioni di interpreti a darle voce, rigenerandola e
portandola nel presente. Tra questi spicca il flautista Giuseppe Di
Palma, nato a Napoli il 6 agosto 1998, recentemente
distintosi per merito artistico: il 15 dicembre 2025 si è classificato al 2° posto del
4° Concorso Musicale Nazionale indetto dall’ASSODOLAB, Ente accreditato MIM, per
la categoria flauto traverso, confermando un percorso di
crescita costante.
La passione di Di Palma nasce nella sua città, Napoli, dove sin da giovanissimo
partecipa al coro del “Pulcinella d’Oro”, esibendosi in varie edizioni del
festival guidato da Peppe Barone e Salvatore Esposito. È in questo ambiente
vivace, intriso di tradizione e creatività, che il futuro flautista scopre
l’energia del fare musica insieme.
Alle scuole medie inizia lo studio
del flauto traverso con il M° Guido Biondi, proseguendo poi al liceo sotto la guida
del M°
Edoardo Ottaiano. Sono anni ricchi di esperienze formative, tra
cui:
Scuola Musiclab Ischia Festival; GEF – Global
Education Festival al Teatro Ariston di Sanremo (7–11 maggio
2014) con l’orchestra liceale diretta dal M° Francesco Nocerino; Concorso G.B.
Pergolesi 2015, dove ottiene il 1° premio nel
quartetto e il 2° premio individuale; The Stay Academy – “Music? It’s my job”:
uno stage di tre settimane a Camden Town (Londra), in cui unisce studio
musicale e perfezionamento della lingua inglese; Concorso G.B. Pergolesi
2017, 1° premio individuale; Concerto dell’Orchestra
Liceale al Palazzo Reale di Napoli.
Nel 2017Di Palma intraprende gli studi accademici al Conservatorio San Pietro a
Majella di Napoli con il M° Nicola Caiazza. In questo periodo
approfondisce non solo la tecnica flautistica e il repertorio solistico, ma
sviluppa una forte inclinazione per la Storia della Musica e acquisisce
padronanza nell’uso dell’ottavino.
Si forma con numerosi maestri di
prestigio, tra cui: Giorgio Proietti, Eugenio Ottieri, Salvatore Biancardi, Stefania Rinaldi,
Guido Varchetta, Emanuela Grimaccia, Eloisa Intini, Antonio Cocomazzi, Elsa
Evangelista.
La sua attività orchestrale lo
porta a esibirsi con l’Orchestra del Conservatorio sotto la direzione del M° Leonardo Quadrini,
calcando palcoscenici importanti come il Teatro San Carlo (2019) e
partecipando a tournée in varie città italiane.
Tra le esperienze più significative
degli ultimi anni si ricordano: Concerto in memoria della Shoah
(2020) con il quartetto Stamitz a Quarto; Ensemble di fiati alle Gallerie d’Italia
per l’evento “È aperto a tutti quanti” diretto dal M° Antonio Fraioli
(2024); Festival
di musica da camera 2024 del Conservatorio di Napoli, in duo
con il pianista Ugo Cannavale.
Il 24 ottobre 2025, presso la
Sala Scarlatti del Conservatorio, consegue il Diploma accademico di II livello con il
massimo dei voti, traguardo che suggella un percorso rigoroso e
appassionato.
Possiamo tranquillamente
affermare che “l’eccellenza di ieri incontra quella di oggi”.Accostare un capolavoro del
Novecento come la Sonata H 306 di Martinů al
profilo di un giovane interprete come Giuseppe
Di Palma non è un artificio, ma una testimonianza: la musica vive grazie a chi la
studia, la comprende e la restituisce con sensibilità contemporanea.
Di Palma rappresenta proprio questo incontro tra eredità e
rinnovamento. La sua formazione articolata, l’impegno negli studi e la recente
affermazione al concorso nazionale ASSODOLAB indicano un talento in evoluzione,
capace di inserirsi con naturalezza nel dialogo con le grandi pagine della
storia musicale.
Come la sonata di Martinů, anche la carriera del giovane
flautista sembra proiettarsi verso nuove sfide: fatta di ricerca, intensità,
dedizione e di quel desiderio irrequieto di andare sempre oltre, che appartiene
a ogni vero musicista.